Diabete, un italiano su dieci è a rischio: l'allarme degli esperti
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Diabete, un italiano su dieci è a rischio: l’allarme degli esperti

Il diabete e gli zuccheri nel sangue

Il diabete di tipo 2 sta colpendo 3,9 milioni di italiani: si prevede che entro il 2040 interesserà 1 su 10.

Il diabete di tipo 2 è una patologia cronica che interessa una parte sempre più significativa della popolazione italiana.

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Attualmente, circa 3,9 milioni di italiani, corrispondenti al 6,6% della popolazione, hanno dichiarato di soffrire di questa malattia.

Le previsioni per il futuro sono preoccupanti: entro il 2040, se il trend attuale continuerà, si stima che questa percentuale possa salire al 10%.

Esame diabete

Diabete, quali sono i pazienti più a rischio?

L’incidenza del diabete di tipo 2, come riportato da Tg24.sky.it, varia notevolmente in base a diversi fattori demografici.

Gli anziani, in particolare, sono i più colpiti: gli over 74 hanno un rischio quasi otto volte maggiore di sviluppare la malattia rispetto alla fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni.

I maschi presentano un rischio superiore del 40% rispetto alle donne, mentre i residenti nel Meridione hanno un rischio aumentato del 50% rispetto a chi vive al Nord.

A queste differenze si aggiungono anche fattori socio-economici. Un livello di istruzione più basso e un reddito inferiore sono correlati con una maggiore incidenza del diabete di tipo 2.

Obesità e sedentarietà: tra le principali cause

Un altro aspetto cruciale messo in luce dal report è la forte associazione tra diabete di tipo 2 e obesità.

L’obesità raddoppia il rischio di sviluppare questa patologia, indipendentemente dagli altri fattori considerati. La sedentarietà, invece, aumenta il rischio di circa il 30%.

Questi dati evidenziano l’importanza di promuovere stili di vita sani, che includano una dieta equilibrata e regolare attività fisica, per ridurre il rischio di diabete di tipo 2.

Possiamo e dobbiamo comunque ambire al buon controllo glicemico e dei diversi fattori di rischio cardiovascolare anche per queste persone per ridurre le complicanze e le ospedalizzazioni, personalizzando le cure“, ha affermato Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi e della Federazione delle Società Diabetologiche Italiane.

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ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2024 18:52

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